- Rivista di Pneumologia Pediatrica

La decisione di dedicare il fascicolo attuale di Pneumologia Pediatrica prevalentemente alla citologia nasale è derivata da una duplice riflessione: la prima, che la citologia nasale è di grande interesse per chi si occupa di bambini ed adolescenti con problemi delle vie aeree, la seconda è che il corso organizzato su questo argomento durante l’ultimo convegno della Società Italiana di Malattie Respiratorie Infantili è stato ottimamente frequentato ed ha riscontrato grande successo tra i partecipanti. Massimo Landi e Matteo Gelardi ci riassumono questo mese nella rivista quanto hanno presentato al corso. Attraverso la citologia nasale, in base al tipo di cellule presenti nella mucosa nasale, si possono distinguere le riniti infiammatorie da quelle non infiammatorie, e si può valutare la gravità della rinite e controllare la risposta al trattamento. Attraverso la lettura del nostro fascicolo gli Allergologi, gli Pneumologi, ed i Pediatri anche generalisti che non hanno avuto la fortuna di partecipare in prima persona ad un corso interattivo sulla citologia nasale riusciranno ad acquisire le basi teoriche della moderna citologia e della corretta metodologia, e sotto la guida degli autori miglioreranno la loro capacità di riconoscimento e di interpretazione della citologia nel corso delle diverse patologie. Concludono il numero due Casi Clinici che abbiamo trovato di grande interesse per i nostri lettori. L’uno affronta un problema di allergologia alimentare: i colleghi di Parma ci orientano nel difficile cammino della “sindrome polline-alimenti” con la descrizione del decorso clinico di due soggetti seguiti in accordo alle raccomandazioni diagnostico-terapeutiche più attuali. L’altro, più strettamente pneumologico, ci ricorda che la diagnosi tardiva, e il conseguente ritardato inizio di trattamento sia della malattia polmonare ricorrente sia, eventualmente, del deficit immunitario sottostante possono influenzare in maniera negativa il decorso clinico dei pazienti affetti. Segni e sintomi clinici respiratori cronici o ricorrenti sono di certo un campanello d’allarme per individuare malattie genetiche anche molto serie, da non sottovalutare nella diagnosi differenziale delle polmoniti ricorrenti a tutte le età.

Buona lettura!

Francesca Santamaria