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- Salute respiratoria e ambiente

Volume 7, Numero 27 - Settembre 2007

Esposizione a PM10 e riacutizzazioni dell’asma nell’infanzia: gli studi disponibili e le evidenze PM10 exposure and asthma exacerbations in pediatric age: types of studies and evidences

Riassunto. Numerosi studi epidemiologici effettuati nell’ultimo decennio hanno suggerito un’associazione tra l’esposizione al particolato atmosferico (PM10) e la riacutizzazione della malattia asmatica nei bambini. In questo articolo verranno mostrati i principali risultati di studi osservazionali, e condotti in età pediatrica, sull’associazione tra esposizione a PM10 e ricoveri ospedalieri o ricorsi al Pronto Soccorso per asma (studi di serie temporale) e tra esposizione a PM10 e comparsa di sintomi asmatici (studi di panel). Verrà inoltre proposta una chiave di lettura dei risultati ottenuti, tenendo presente quali sono i fattori responsabili della variabilità osservata tra gli studi. Sono stati selezionati tutti gli studi di serie temporale e gli studi di panel citati in PUBMED, Biosis e Toxnet, pubblicati tra il 1990 ed il 2006. I risultati degli studi individuati (quattordici studi di serie temporale e venticinque studi di panel) sono stati combinati per fornire una stima complessiva dell’effetto dell’esposizione a PM10 sui ricoveri ospedalieri o sul ricorso al Pronto Soccorso per asma e sulla frequenza di sintomi asmatici (sibili e tosse). La variabilità tra gli studi è stata studiata attraverso un’analisi per sottogruppi. L’esposizione a PM10 è risultata associata ad un incremento nelle ospedalizzazioni per asma (OR=1,018, I.C. 95% 1,012;1,024), negli episodi di sibili (OR=1,034, I.C. 95% 1,011;1,057) e di tosse (OR=1,012, IC 95% 0,998;1,026). È stata osservata, tuttavia, una grande variabilità nei risultati. Lo studio dell’eterogeneità ha evidenziato una componente metodologica (il rischio di ricoveri ospedalieri per problemi respiratori è risultato maggiore negli studi la cui durata era maggiore di 60 giorni, mentre il rischio di comparsa di sintomi asmatici è risultato maggiore negli studi condotti in paesi non europei) ed una componente clinica (i bambini cui era stata posta diagnosi medica di asma sono risultati più a rischio dei bambini con sintomi respiratori riferiti dai genitori, ma ai quali nessun medico ha mai fatto diagnosi di asma.