Archivio > Vai alle uscite del 2005 > Vai aVolume 5, Numero 20 - Dicembre 2005
- La fibrosi cistica: cosa c'è di nuovo in una vecchia malattia?
Dott. Jekyll e Mister Hyde in un caso di difficile diagnosi
Riassunto. L’identificazione del gene CFTR e la scoperta di numerose mutazioni hanno permesso, a partire dal 1990, di identificare come fibrosi cistica forme non classiche e con una migliore prognosi. Oggi, è chiaro che le forme di malattia legate a mutazioni del gene CFTR sono molto diverse, che esistono mutazioni legate a forme lievi e che l’evoluzione della malattia, a parità di mutazioni, è anche influenzata da “geni modificatori” non ancora identificati. Questo rende difficile un confronto storico sulla prognosi della malattia, dato che le diagnosi di forme lievi sono aumentate nel tempo.
Fra i fattori che hanno sostanzialmente migliorato la sopravvivenza dei pazienti gravi il trapianto polmonare ha certamente un ruolo preminente. Le terapie farmacologiche non sono sostanzialmente cambiate negli ultimi due decenni, ma oggi vi sono possibilità di terapie dirette contro il difetto di base per le quali bisogna però sviluppare chiari end-point clinici.
Summary. The identification of the CFTR gene and the discovery of a large number of mutations since 1990 have allowed to diagnose mild forms of cystic fibrosis which differ from the classic description of the disease. Mild disease is clearly associated to mutation allowing a certain extent of functional CFTR, however even “severe” mutation may lead to mild course of the disease and this seems to be due to the presence of other genes that can influence the severity of pulmonary involvement (so called “modifier genes”). Lung transplantation has played a clear role in prolonging survival of severe cystic fibrosis and although the pharmacological treatment has not substantially changed in the last 20 years, new treatments directed at the molecular defect will be available in the next few years.