IRC&VLT Journal Club Maggio 2023

L’articolo scelto, prodotto da un gruppo inglese, dal titolo “Characteristics and outcome of infants whith bronchopulmonary dysplasia established on long term ventilation from neonatal intensive care”, descrive le caratteristiche cliniche, le comorbidità e gli outcomes di bambini prematuri affetti da broncodisplasia polmonare (BPD) e dimessi dalla terapia intensiva neonatale in ventilazione a lungo termine.

Negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo miglioramento della tecnologia dei ventilatori domiciliari e delle interfacce per cui la ventilazione non invasiva (NIV) è diventata una buona opzione per la gestione dei pazienti con BPD grave. Secondo gli autori, la NIV notturna, consentendo un miglior reclutamento polmonare rispetto per esempio all’assistenza in alto flusso, potrebbe essere associata ad ossigenoterapia a basso flusso durante il giorno e facilitare il rientro a domicilio. La NIV potrebbe essere inoltre preferita dalle famiglie perché consente maggior possibilità di spostamento funzionando anche a batteria.

Sono stati inclusi nello studio 25 pazienti, nati in media a 26+1 settimane di EG, con un peso medio alla nascita di 645 g. In 20 pazienti è stata avviata la NIV: in 16 ventilazione a pressione positiva continua (CPAP) e in 4 ventilazione su due livelli pressori (BiPAP). In 5 pazienti, di cui tre con malacia delle vie aeree, è stato necessario avviare una ventilazione invasiva per via tracheostomica (TIV). 

In conclusione, anche se si tratta dell’esperienza di un singolo centro con un numero limitato di pazienti, possiamo utilizzare questi dati per promuovere nuovi studi volti a valutare quali bambini con BPD severa possano esser precocemente candidati a beneficiare della NIV.