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- XXIV Congresso Nazionale SIMRI – Digital Edition

Volume 20, Numero 80 - Dicembre 2020

Scelte nutrizionali e salute respiratoria

Gli stimoli e le influenze ambientali che il bambino riceve durante i primi 1000 giorni di vita, periodo di tempo che intercorre tra il concepimento e il secondo anno di vita, sono in grado di influenzare lo sviluppo futuro dell’individuo e il suo stato di salute in età adulta. Le abitudini alimentari del bambino nei suoi primi 1000 giorni rappresentano una significativa componente ambientale e contribuiscono significativamente all’insorgenza di numerose patologie, comprese le malattie respiratorie, in particolare quelle connotate da un pattern infiammatorio e allergico, come ad esempio l’asma. Un’alimentazione equilibrata è quindi fondamentale in tutte le epoche della vita, a partire dall’epoca fetale. Modelli alimentari materni insalubri durante la gravidanza, come la malnutrizione o una dieta sbilanciata ricca in glucidi e grassi, possono provocare un'alterazione dello sviluppo polmonare fetale, con un incremento del rischio di disturbi respiratori. L'allattamento al seno protegge il bambino dallo sviluppo di infezioni, comprese quelle respiratorie, mentre il suo ruolo nell’insorgenza e progressione di patologie allergiche non è ancora del tutto chiaro. Durante lo svezzamento l’introduzione precoce di alimenti potenzialmente allergizzanti, in soggetti predisposti a sviluppare atopia, potrebbe favorire la tolleranza alimentare, riducendo il rischio di sviluppare atopia e il successivo instaurarsi della marcia atopica. Nei bambini la dieta mediterranea svolge un ruolo protettivo nei confronti dello sviluppo di atopia, wheezing e asma. Appare quindi chiaro che una dieta bilanciata e le buone abitudini alimentari sono un aiuto indispensabile per ridurre al minimo il rischio di sviluppare malattie respiratorie fin dai primi periodi della vita.


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