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- Uso degli steroidi nelle malattie respiratorie

Volume 3, Numero 9 - Marzo 2003

Terapia steroidea nell’asma in fase intercritica Inhaled corticosteroids in the long-term treatment of asthmatic children

  Riassunto. Nel trattamento dell’asma cronico i corticosteroidi inalatori (CSI) sono attualmente consigliati come farmaci di prima scelta nelle forme caratterizzate da una ricorrenza frequente di episodi di riacutizzazione.
Più studi hanno provato l’efficacia della terapia profilattica con CSI nel favorire il miglioramento della qualità di vita del bambino asmatico, riducendo i sintomi ed incrementando il livello di funzionalità respiratoria. Anche a basse dosi i CSI sono in grado di influire positivamente sulla morbilità e la mortalità dell’asma.
Tuttavia, nel bambino in età prescolare con respiro sibilante, la risposta al trattamento può variare in base al diverso fenotipo di malattia, ed il ruolo degli steroidi inalatori resta in parte da chiarire.
Questi farmaci si sono dimostrati privi di effetti collaterali di rilievo quando utilizzati alle dosi usuali. Nelle forme più severe della malattia, che richiedono dosaggi elevati, appare invece necessaria una stretta collaborazione tra il pediatra curante e lo pneumologo, al fine di scongiurare possibili reazioni da sovratrattamento quali la depressione dell’attività dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e le alterazioni del metabolismo osseo. Nelle forme scarsamente controllate, prima di aumentare il dosaggio steroideo, è indicata l’associazione con b2-agonisti a lunga durata d’azione o antileucotrieni.
In ogni caso, nel piano terapeutico va perseguito il raggiungimento della dose più bassa possibile di CSI, fino a considerare, nelle forme stabilizzate, il ricorso ad una sola somministrazione quotidiana.
Attualmente, appaiono maggiormente necessari ulteriori studi sul profilo di efficacia e sicurezza dei CSI nei bambini più piccoli, per i quali non è possibile estrapolare acriticamente quanto conosciamo nel bambino di età più avanzata.

Summary. The inhaled corticosteroids (ICS) are now recommend as first line drugs in the treatment of chronic asthma in presence of frequent acute episodes.
Many studies have demonstrated the efficacy of ICS prophylactic therapy in improving the quality of life of asthmatic children as it reduces the symptoms and increases the level of lung function. ICS can positively influence the morbidity and mortality of asthma, even at low-doses.
In the wheezing preschool-age child, however, response to the treatment may vary according to different phenotypes, and the role of ICS is still not totally clear.
It has been demonstrated that ICS has no relevant side effects at usual dosages. In cases of severe asthma when higher doses may be required, there shoud be a close cooperation between paediatrician and pneumologist is necessary in order to avoid over-treatment reactions. For poorly controlled asthma, it is recommended that before increasing the ICS dose there be an association with long acting b2-agonist or leukotriene-receptor antagonist.
In any case the therapeutic strategy is to reach the lowest dose of ICS possible, down a single daily dose in the stable forms of asthma.
Further studies on the efficacy and safety of ICS therapy in young children are needed, since this information cannot be uncritically extrapolated from what we know in more advanced age.