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2024 18 GIU

Cambiamenti climatici e malattie allergiche

L’effetto dei cambiamenti climatici (CC) sulle patologie allergiche respiratorie e non solo potrebbe andare oltre quello che già conosciamo, avendo delle ripercussioni sull’esposizione del nostro sistema immunitario ai vari antigeni e sull’induzione di una disbiosi, favorendo così lo sviluppo di tali patologie.

Come sappiamo, i CC si associano ad un peggioramento delle manifestazioni cliniche in pazienti con patologie allergiche respiratorie come asma e rinocongiuntivite allergica a causa dell’aumentata esposizione a polline e all’aumentata concentrazione di inquinanti ambientali.
 
Infatti, i CC hanno causato un aumento dell’intensità e della durata delle stagioni polliniche ed è stata osservata una correlazione tra l’aumentata esposizione a pollini e le esacerbazioni di patologie respiratorie.
 
Appurato che i CC determinano un peggioramento delle patologie respiratorie allergiche nei pazienti già affetti da tali problematiche, gli autori di questa review propongono l’esistenza di un legame più profondo tra CC e allergie.
 
Infatti, i CC e il riscaldamento globale potrebbero contribuire ad una risposta immunitaria alterata e di conseguenza aumentare il rischio di patologie allergiche (respiratorie ma anche alimentari) e autoimmuni anche in popolazioni naive.
 
I CC stanno alterando il profilo di antigeni a cui siamo esposti. È possibile che tali cambiamenti possano “sovraccaricare” la capacità del sistema immunitario di stabilire una tolleranza e l’aumentato mimetismo molecolare dovuto in parte ad un’aumentata esposizione agli allergeni può determinare un incremento di tali patologie.
 
I CC possono interferire anche sul microbiota.
 
Come è noto, i microrganismi commensali giocano un ruolo fondamentale nella maturazione del sistema immunitario, nella differenziazione delle cellule T e nell’induzione della tolleranza.
 
Alterazioni del microbioma possono avere molteplici ripercussioni.
 
La perdita di biodiversità causata dai CC può contribuire allo sviluppo di alterazioni del microbiota.
 
Secondo un report del 2019 dell’IPBES (Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services), la biodiversità sta presentando il declino più rapido mai avuto nella storia umana e i CC sono stati indicati come uno dei fattori principali responsabili di tale declino.
 
Un ridotto contatto del sistema immunitario con un ambiente naturale biologicamente vario potrebbe influire negativamente sul microbiota e la sua capacità immunomodulante.
 
La WAO (World Allergy Organization) ha affermato che la perdita della biodiversità ha portato una ridotta interazione tra microbiota ambientale e microbiota umano con conseguente disfunzione immunitaria e compromissione dei meccanismi di tolleranza. Questo potrebbe spiegare in parte l’aumento della prevalenza di asma e altre malattie allergiche.
 
L’impatto dei CC e del riscaldamento globale sulla salute e, in particolare, sulle patologie respiratorie allergiche si dimostra sempre più rilevante. Pertanto, i CC non dovrebbero più essere considerati un problema solo delle generazioni future, ma un problema per ognuno di noi nel presente.
 
 
 
BIBLIOGRAFIA
Carly Ray and Xue Ming. Climate Change and Human Health: A Review of Allergies, Autoimmunity and the Microbiome. Int. J. Environ. Res. Public Health 2020, 17, 4814; doi:10.3390/ijerph17134814
Articolo a cura di Marcella Lauletta